– Succede nella vita che ti ritrovi a camminare sul ghiaccio. C’è solo una sottilissima lastra a dividerti dal buio, dall’abisso, dal freddo. Tutto quello che hai costruito; tutto ciò per cui ti vogliono bene; tutto quello che potresti diventare; tutto può sprofondare in un attimo.
Tu mi urleresti: torna indietro!
Ma non sempre si può tornare indietro.
Non sempre si vuole tornare indietro.
Per tornare indietro ci vuole coraggio.
– E allora?
– E allora ti ritrovi con due possibilità: restare immobile o tentare di andare avanti.
Se resti immobile la situazione non cambia e il rischio è minimo. Giusto. Ma non puoi più dire di vivere, ma solo di esistere. Finché il ghiaccio comunque non si romperà.
Se tenti di andare avanti, invece, sei consapevole che ogni passo potrebbe essere l’ultimo… a meno che…
– A meno che?
– A meno che… lascia perdere.
– A meno che??
– A meno che non ti fai più leggero!
Diventerebbe tutto più facile, anche uscire da questo stato di cose.
Ti devi togliere i pesi che hai addosso, i pesi che hai dentro. Ti devi liberare di quelle maledette parole che avresti voluto dire mille volte ma che mille volte sono rimaste impigliate nelle corde vocali. Ti devi liberare di tutti quei silenzi che sarebbero potuti diventare urla. Ti devi liberare dei pugni chiusi che non sono mai sbocciati in strette di mano, carezze e abbracci. Ti devi liberare di quei passi indietro mai fatti e che hai conservato nei piedi. Abbiamo un sacco di pesi dentro, sai? Dovremmo liberarcene.
– E poi?
– E poi la prossima volta che sarai sul ghiaccio, – perché puoi starne certo che la vita ti rimetterà di nuovo su quella lastra – almeno avrai imparato come fregarlo!
Perché, se sei leggero, sul ghiaccio non ci cammini, ci pattini!
E tutto scivola via.
