– Testo completo della meditazione tenuta al “Buongiorno a Maria” del 17.10.2014 nel Pontificio Santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei in diretta su TV2000.
– Brano di riferimento Matteo 7,24-27
Buongiorno carissimi fratelli e sorelle!
Oggi siamo chiamati a riflettere insieme su quale posto ha la Parola di Dio nella nostra vita e nella vita delle nostre famiglie.
Inizierei col capire proprio quale posto fisico occupa il libro della Bibbia nelle nostre case.
Ricordo una volta che, durante la Messa dei bambini, chiesi se avessero la Bibbia a casa. E uno di loro, con la spontaneità tipica dei bambini, mi rispose: “Sì don Ivan! Mamma la spolvera tutti i sabato quando fa i servizi a casa!”. Ecco. Quale posto occupa nella nostra casa, nella nostra famiglia la Parola di Dio? Ieri don Giuseppe ci ricordava che san Giovanni Crisostomo suggeriva agli sposi di appendere un crocifisso alle pareti di casa. E visto che la famiglia è una piccola chiesa, perché allora non pensare di dedicare un angolo della nostra casa alla Parola di Dio. Un luogo dove leggerla, meditarla, pregarla insieme come famiglia. Attenzione! Nessuno vi chiede di erigere una cappella dentro casa. Basta poco. Una candela, un leggio dove poter leggere la Bibbia, un fiore.
Capita spesso, invece, visitando soprattutto le case degli sposi novelli, di trovare una simile preparazione per un altro libro: il book fotografico del matrimonio. Lo trovi lì, insieme ai confetti e alle bomboniere, sul mobile all’ingresso o in bella vista nel salone di rappresentanza. E nessuno si salva: tutti devono vederlo, pagina per pagina. Pensate ai nostri giovanissimi, ossessionati dalle foto! Le memorie dei loro telefonini sono piene di selfie e di scatti rubati in classe o nei luoghi dove si incontrano con gli amici. con l’avvento dei social, poi, una foto diventa un ricordo condiviso, un manifesto della vita, un modo per dirti: io esisto!
Dove voglio arrivare?
È sempre bello, sfogliando un album di fotografie o scorrendo con il dito sul telefonino, ripercorrere la propria storia d’amore, andare con la mente ai momenti più intimi dove due strade si sono incrociate, piaciute, amate ed infine fuse.
Ebbene, la Bibbia è proprio questo: un grande album attraverso il quale possiamo ripercorrere la storia d’amore fra Dio e l’Uomo. Ogni libro della Bibbia è proprio un’icona, un’istantanea dell’amore di Dio verso di noi. Una sorta di selfie che Dio ha voluto scattare con noi per riscattare ognuno di noi!
E in questa storia d’amore possiamo ritrovarci tutti, e in modo particolare gli sposi, le famiglie. Perché vedete è una storia d’amore nella quale non manca niente: c’è l’innamoramento, il corteggiamento, il dono di sé, ma c’è anche il tradimento, le cadute, le incomprensioni, così come c’è il perdono, la fedeltà finanche il sacrificio dello Sposo per la sua Sposa, di Cristo per la Chiesa.
Perciò è importante, direi fondamentale, non soltanto leggere e meditare la Parola di Dio, ma viverla. Perché la Parola di Dio è viva e, a differenza delle fotografie, non ingiallisce mai, non si sbiadisce. È nella Parola di Dio che noi troviamo il segreto dell’amore vero, dell’amore che anima e rianima, costruisce e difende il matrimonio e quindi la famiglia. È nella Parola di Dio che noi troviamo forza e consolazione quando la strada si fa difficile o è in salita, è la Parola di Dio che ci insegna la speranza, che fa luce nel buio delle incomprensioni fra moglie e marito, fra genitori e figli.
E se non riuscite a capirla sempre bene, informatevi, approfondite, domandate, venite a scocciare noi preti! Se mettiamo la Parola di Dio alla base dei nostri rapporti umani e coniugali saremo come la casa costruita sulla roccia: cadde la pioggia delle delusioni, strariparono i fiumi del sospetto, soffiarono i venti di crisi ma essa non cadde.
Quanto è bello il brano di Matteo che abbiamo ascoltato oggi.
Molti sposi lo scelgono per il giorno delle loro nozze. Quando celebro i matrimoni, suggerisco spesso agli sposi, di ritornare, durante la loro vita insieme, sulla Parola che Dio gli ha rivolto nel loro giorno più bello. Li invito a non dimenticare le letture che sono state proclamate nel giorno del matrimonio, ma di andarsele a rileggere proprio nei momenti di crisi o di difficoltà. E voi? Vi ricordate almeno il brano del Vangelo che è stato letto nel giorno del vostro matrimonio? Potrebbe essere un bel compito a casa da assegnarvi. Sicuramente ricorderete il vestito che indossavate, i regali che avete ricevuto e il conto del ristorante. Ma ricordate cosa vi ha detto Dio in quel giorno? Tranquilli. Dio ce lo ripete ogni santo giorno quello che ci ha detto in quel giorno santo: ci ha detto, e ci continua a dire, io ti amo!
La Vergine Maria, che fidandosi della Parola del Signore ha permesso al Verbo di divenire carne, ci aiuti nella comprensione della Parola del Figlio suo Gesù e ci suggerisca, con amore di Madre, come trasformare questa Parola in vita vissuta. Amen!