COMMENTO AL VANGELO DELLA XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO /B In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è…
Continua a leggereL’importante non è quanto hai ma quanto dai
– COMMENTO AL VANGELO DELLA XXVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO /C – In quel tempo, Gesù disse ai farisei:«C’era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con…
Continua a leggereRicco ma solo: ne vale la pena?
– Commento al Vangelo della XVIII Domenica del Tempo ordinario /C – In quel tempo, uno della folla disse a Gesù: «Maestro, di’ a mio fratello che divida con me l’eredità». Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?». E disse loro: «Fate attenzione e tenetevi lontani da…
Continua a leggereNon conta quanto ma come si dona
XXXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO /B Dal Vangelo secondo Marco (12,38-44) In quel tempo, Gesù [nel tempio] diceva alla folla nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi, che amano passeggiare in lunghe vesti, ricevere saluti nelle piazze, avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei banchetti. Divorano le case delle vedove e pregano…
Continua a leggereIncastrati fra l’IO e il MIO non riusciamo a raggiungere DIO
XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO /B Dal Vangelo secondo Marco (10,17-30) In quel tempo, mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno…
Continua a leggereVedere + Fermarsi + Toccare = Paradiso
In quel tempo, Gesù disse ai farisei: «C’era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani…
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