Il 9 settembre del 1501 Michelangelo cominciava a scolpire un anonimo blocco di marmo che, tre anni dopo, il mondo conoscerà come il David: un’opera scultorea senza eguali e di una bellezza mai creata prima da mani d’uomo.
Mi piace ricordare questa data perché mi sono più volte rivisto in quel blocco di marmo: senza una forma né un valore. Inoltre, se ricordo bene, quel blocco di marmo era rimasto in deposito per diverso tempo perché, essendo stato sgrossato male, non era di buona qualità tanto che, prima di Michelangelo, altri due artisti avevano rinunciato a scolpirlo.
Perciò quando mi sento scartato, quando non vengo apprezzato o vengo messo da parte, mi ricordo di questo blocco di marmo e mi ripeto: devi aspettare l’artista giusto, quello capace di vedere la meravigliosa opera d’arte nascosta in te!
Però, allo stesso tempo, ricordo anche a me stesso che non posso diventare quello che sono se non permetto all’artista di scolpirmi. Perché la vita colpisce, ma l’artista scolpisce.
Scolpire significa togliere il superfluo, tutto quello che nasconde la bellezza che mi porto dentro. È un’operazione lunga, faticosa e dolorosa, ma senza quei saggi e continui colpi di scalpello, non esisterebbe nessuna vera opera d’arte.
L’incognita sta nel fatto che il blocco di marmo non sa quello che diventerà nelle mani dell’artista: deve fidarsi e accettare ogni colpo. Questa è la parte più difficile. Puoi mostrare al mondo una bellezza esteriore, ma la bellezza originale che ti porti dentro nasce dalla sofferenza di essere scolpiti.
Perciò se vuoi diventare un’opera d’arte di una bellezza eterna devi fidarti dell’artista. Lascia che ti incida, che ti tolga le parti inutili, che ti levighi, che ti dia la forma che soltanto lui vede in te. Michelangelo non si è tirato indietro dinanzi alla sfida di scolpire un blocco di marmo malridotto; allo stesso modo Dio fa con te.

Sono mamma. Moglie. Infermiera. Catechista. Credo in Dio. Ti ho scoperto ora, grazie ad una mia amica.
Ti leggo con piacere.
Dio ti benedica.
"Mi piace"Piace a 1 persona