Testo della meditazione tenuta al Buongiorno a Maria sul tema: “Siete forti”. Il dono dei giovani nella Chiesa
Il “Buongiorno a Maria” è un breve momento di preghiera che accompagna, nei mesi di maggio ed ottobre, l’apertura del Quadro della Vergine del Santo Rosario di Pompei ogni mattina alle 6.30. Si medita sulla Parola di Dio a partire da una tematica specifica e si prega una decina del Rosario prima di affidarsi alla Vergine per mezzo della preghiera detta “Piccola Supplica”. Il tutto dura circa 30 minuti ed è anche trasmesso in diretta su TV2000.
Ho scritto a voi, giovani,
Prima Lettera di Giovanni (2,14-15)
perché siete forti
e la parola di Dio rimane in voi
e avete vinto il Maligno.
Non amate il mondo, né le cose del mondo! Se uno ama il mondo, l’amore del Padre non è in lui

Scrivo a voi giovani perché siete forti.
Oggi la Parola di Dio si rivolge direttamente a voi, ai giovani. Ai numerosi presenti in Basilica ogni mattina e a quelli che seguono il Buongiorno a Maria grazie a TV2000. Cari giovani, voi siete davvero forti, anche se tante volte vi sentite inadatti o incapaci di rispondere alle attese che il mondo ha su di voi. Dio conosce il peso che portate sulle spalle: in quello zainetto che vi contraddistingue, molti di voi hanno messo sogni e ricordi prima di partire per trovare un lavoro, lontani dalle proprie radici; altri ci nascondono le sconfitte della propria storia, le discriminazioni e le ingiustizie subite, altri ancora vi conservano il desiderio di sentirsi amati o riconosciuti. Nonostante tutto ciò, Dio, nel suo Amore, ha la certezza che voi siete una garanzia per la costruzione del Regno e di una Umanità più giusta e fraterna. Basta col definirvi il futuro del mondo, voi giovani siete l’adesso di Dio! (cfr. CV 64).
Forse noi adulti non ci fidiamo abbastanza di voi, ma Dio si fida di voi! La Chiesa si fida di voi! Ne è testimonianza il recente Sinodo dei Vescovi sui giovani e l’esortazione Christus vivit che ne è scaturita. Papa Francesco l’ha scritta sotto forma di lettera ricordando ai giovani, a tutti noi, che: «Cristo vive. Egli è la nostra speranza e la più bella giovinezza di questo mondo. Tutto ciò che Lui tocca diventa giovane, diventa nuovo, si riempie di vita. […] Lui vive e ti vuole vivo!» (CV 1). Da questo capiamo che se ci lasciamo toccare da Cristo, non conta l’età che abbiamo, ma tutti diventiamo spiritualmente giovani e tutti possiamo sperimentare quella forza di cui ci ha parlato l’apostolo Giovanni questa mattina. L’essere davvero forti dipende dallo spazio che riserviamo alla sequela di Cristo e della sua Parola, da quanto permettiamo al Signore di abitare la nostra vita. Ci sono momenti particolari della nostra storia che possono essere affrontati solo con la forza della fede. Ma quale fede? La fede in un Dio che ci ama. Questo è l’annuncio per ogni giovane, per tutti noi: «Dio ti ama. Non dubitarne mai, qualunque cosa ti accada nella vita. In qualunque circostanza, sei infinitamente amato» (CV 112). «Cristo è in te, Lui è con te e non se ne va mai. Per quanto tu ti possa allontanare, accanto a te c’è il Risorto, che ti chiama e ti aspetta per ricominciare. Quando ti senti vecchio per la tristezza, i rancori, le paure, i dubbi o i fallimenti, Lui sarà lì per ridarti la forza e la speranza» (CV 2).
Impressiona sempre la forza del “sì” della giovane Maria, custode della Speranza. È stato il “sì” di chi vuole coinvolgersi e rischiare, di chi vuole scommettere tutto, senza altra garanzia. Maria, indubbiamente, ha avuto una missione difficile, ma le difficoltà non sono state un motivo per dire “no”; non si è lasciata paralizzare dal fatto di avere tutto chiaro o assicurato in anticipo. Maria si è messa in gioco, e per questo è forte, per questo, scrive Papa Francesco, è una influencer, è l’influencer di Dio! (cfr. CV 44). Quella ragazza di Nazareth oggi è la Madre che veglia sui figli, su di noi suoi figli che camminiamo nella vita spesso stanchi, bisognosi, ma col desiderio che la luce della speranza non si spenga. Questo è ciò che dovremmo desiderare più di ogni altra cosa: che la luce della speranza non si spenga. Cari giovani, vi prego, non fate spegnere la speranza, non fate piombare questo mondo nell’oscurità. Siate come stelle nella notte, soprattutto nella notte di altri giovani come voi; siate come quelle stelle che contornano il capo di Gesù e Maria nella nostra bella icona di Pompei. Conducete gli altri, con la luce della vostra vita, all’amore e alla tenerezza del Signore e della Madre sua e nostra. Non lasciatevi spegnere dal mondo, da chi vi tira dalla sua parte ma non è dalla vostra parte. «Non amate le cose del mondo» dice ancora Giovanni stamattina, cioè non lasciate che queste vi narcotizzino per usarvi come schiavi dei loro interessi. Mio giovane amico, osa essere di più, perché il tuo essere è più importante di ogni altra cosa. Non hai bisogno di possedere o di apparire. Puoi arrivare ad essere ciò che Dio, il tuo Creatore, sa che tu sei, se solo riconosci che sei chiamato a molto di più di quello che il mondo ti offre. Invoca lo Spirito Santo e cammina con fiducia verso una grande meta: la santità. In questo modo, come diceva il giovane venerabile Carlo Acutis, non sarai una fotocopia ma sarai originale, pienamente te stesso (cfr. CV 107).
Concludo con le stesse parole con le quali Papa Francesco chiude Christus vivit: «Cari giovani, sarò felice di vedervi correre più forte di chi nella Chiesa è un po’ lento e timoroso, attratti da quel Volto tanto amato, che adoriamo nella santa Eucaristia e riconosciamo nella carne del fratello sofferente. Lo Spirito Santo vi spinga in questa corsa in avanti. La Chiesa ha bisogno del vostro slancio, delle vostre intuizioni, della vostra fede. Ne abbiamo bisogno! E quando arriverete dove noi non siamo ancora giunti, abbiate la pazienza di aspettarci» (CV 164).
Buon cammino, insieme.
