Auguri a pezzi
Eccoci qua. Siamo pronti a gettarci alle spalle il 2018 ingraziandoci il 2019 con fuochi, brindisi e feste, come se già sapessimo che l’anno nuovo sarà migliore di quello vecchio.
Personalmente lascio in custodia al 2018 pezzi indicibilmente grandi del mio cuore. Alcuni ho dovuto lasciarli andare, altri li ho visti allontanarsi senza che potessi far nulla per impedirlo, altri ancora mi sono stati strappati via. Se dovessi utilizzare un’immagine per descrivere quest’anno appena concluso sceglierei quella del puzzle. Forse perché un po’ mi sento a pezzi o forse perché sono alla ricerca di un senso che sappia mettere tutti i pezzi insieme.
Mentre scrivo ho avuto come un flashback e sono andato con la mente a quando ero ragazzo. Mi regalarono un puzzle della Disney, quello con i pezzi grandi, quindi semplicissimo da fare. Ma io sono stato sempre bravissimo a complicarmi la vita, motivo per cui un semplice gioco si trasformò in una tragedia: persi alcuni pezzi del puzzle! Ero disperato e soprattutto arrabbiato con me stesso per non essere riuscito a fare una cosa così banale. Fu mia madre a cambiare radicalmente le sorti della battaglia con la mia autostima. Quando si accorse di come ci fossi rimasto male per aver perso i pezzi mi disse: «Perché non li fa tu quelli che mancano?». Una proposta semplice ma geniale. E così feci. Quando lo completai, mamma lo incorniciò e oggi quel puzzle è appeso nella mia vecchia cameretta a ricordarmi una cosa importante: quello che ti manca createlo!

Ci diciamo buon anno, e lo facciamo augurandoci il meglio, ma nessuno di noi saprà come andranno realmente questi 365 nuovi pezzi del nostro puzzle. Allora permettetemi di non farvi i soliti auguri. Non vorrei essere ipocrita, perché per tanti domani sarà un giorno come un altro. Non sempre bello. Io vorrei farvi degli auguri a pezzi.
Domani ci sarà chi si ritroverà davanti un puzzle semplice e chi quello con i pezzi piccoli piccoli, chi costruirà pezzo dopo pezzo il suo futuro e chi si scoraggerà ogni qualvolta non riuscirà ad andare avanti. Perciò l’augurio che vi faccio è che, aprendo la scatola di questo nuovo anno, il Signore possa donarvi la capacità, la forza e il coraggio di crearvi quei pezzi che vi mancheranno o che perderete lungo il percorso. E se questo percorso dovesse farsi difficile, se dovesse farvi a pezzi, vi auguro di incontrare qualcuno che sappia fare i puzzle; che sappia ridare un senso alla vostra vita.
Possiate avere la grazia di trovarvi accanto chi combacia con voi perché ci sono persone, respiri, sguardi, odori, lacrime e sorrisi che si incastrano proprio in quel punto del cuore dove devono andare. Mentre a chi l’ha già trovata una persona così, gli auguro di conservarla anche quando ci dovessero essere delle incomprensioni perché, forse, non esiste l’incastro perfetto, ma solo la volontà di smussarsi a vicenda per poter combaciare. Questo è ciò che ho capito dell’amore.
Non importa, perciò, quello che questo nuovo anno vi riserverà, l’importante è avere un posto riservato nel cuore di qualcuno. E allora ogni giorno sarà nuovo.