La Facciata, iniziata nel 1894 ed inaugurata il 5 maggio 1901, fu disegnata dall’architetto Giovanni Rispoli, Professore onorario nel Reale Istituto di Belle Arti in Napoli, che ne fu anche progettista e direttore dei lavori. È dedicata alla Pace Universale ed è stata edificata con il contributo di devoti di tutto il mondo che parteciparono entusiasti al plebiscito voluto dal Fondatore di Pompei, come testimoniano i vari volumi di firme, custoditi nell’Archivio Storico “Bartolo Longo”. I primi ad inviare offerte furono i cinesi!

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Fu realizzata in blocchi di travertino calcare del Monte Tifate, presso Sant’Angelo in Formis (CE), lo stesso materiale con cui furono costruiti il campanile della chiesa di Santa Chiara a Napoli e la Reggia di Caserta. Ha l’aspetto basilicale ed è costituita da due ordini sovrapposti, con un corpo centrale leggermente sporgente per tutta l’altezza. Nell’ordine inferiore, di stile ionico, si aprono le tre arcate del porticato. Le arcate sono precedute da un’ampia scalinata che collega il portico con il livello della piazza. Nella parte bassa del primo ordine corre un robusto basamento sul quale si elevano, al centro, quattro colonne monolitiche di granito rosa di Gravellona (VB); in corrispondenza delle arcate laterali si elevano, invece, quattro lesene. Sia le colonne che le lesene hanno basi attiche e capitelli ionici, in marmo bianco di Carrara. Tra l’ordine inferiore e quello superiore sporge un cornicione in granito rosa, con la dedica in bronzo: VIRGINI SS. ROSARII DICATUM (Dedicato alla Vergine del Santo Rosario).

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L’ordine superiore, di stile corinzio, segue il disegno di quello sottostante. Anche in quest’ordine le quattro colonne ed il fregio sono in granito di Gravellona, ma di colore grigio chiaro. Nella parte centrale, tra le colonne del secondo ordine, si apre la Loggia Papale, ornata da una balaustra con due pilastrini recanti gli stemmi dei fondatori. Ai lati del finestrone che dà sulla loggia, sono poste due colonne di granito rosso di Finlandia, adoperato per la prima volta in Italia e proveniente dall’esposizione di San Pietroburgo, con basi e capitelli in marmo di Carrara. Le colonne furono pagate in oro allo Zar di Russia. A coronamento del finestrone, in un frontone con due lesene sporge una testa di cherubino, in marmo bianco. Sul frontone che chiude la parte centrale, è collocato, invece, lo stemma di Papa Leone XIII, che dichiarò Pontificio il Santuario. Ai lati, due finestroni più piccoli completano la composizione del secondo ordine. I tre finestroni danno luce ad un grande salone che ospita l’Archivio Storico “Bartolo Longo”. I tre finestroni sono ornati da angeli in bronzo e, quello centrale, anche dalla scritta PAX. Nel discorso di inaugurazione della Facciata, il Beato Bartolo Longo profetizzò che un giorno dalla loggia il Pontefice avrebbe benedetto la folla di devoti del Rosario. La profezia si avverò il 21 ottobre 1979 con la visita di san Giovanni Paolo II.

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Un cornicione di granito grigio divide l’ordine superiore da un attico con balaustra, su cui insiste il capolavoro scultoreo della “Madonna del Rosario con il Bambino”, statua alta 3,25 metri, realizzata dallo scultore Gaetano Chiaromonte, con un solo blocco di marmo di Carrara dal peso di 180 quintali. Nella base che funge da piedistallo, spiccano le scritte PAX e MCMI, anno d’inaugurazione. La balaustra è arricchita da un orologio elettrico e da una meridiana, sistemati in due tondi decorati, in corrispondenza dei finestroni laterali. Ogni anno, il 1° gennaio, in occasione della festa liturgica di Maria Madre di Dio e della Giornata mondiale della Pace, con l’aiuto dei vigili del Fuoco, viene posta alla base della statua una corona di fiori, come omaggio alla Regina della Pace

I motivi decorativi della Facciata continuano anche nei lati brevi. Nell’arco centrale, a piano rialzato, si trovano due epigrafi. Entrando, si nota che il soffitto del prònao è riccamente decorato con sculture di angeli, cassettoni, rosoni, palme con la scritta PAX, steli di giglio e fregi. Quattro nicchie ospitano le statue di Santi e Beati che in vita frequentarono il Santuario: a sinistra, Santa Francesca Saverio Cabrini (di Domenico Ponzi – 1971) e il Beato Ludovico da Casoria (di Arnaldo Gelli – 1970); a destra, San Leonardo Murialdo (di Domenico Ponzi – 1970) e il Beato Luigi Guanella (Giuseppe Bruno Cacciatori – 1968).

Le tre porte di ingresso sono decorate con portali in marmo bianco, quello centrale, in particolare, è sormontato da un frontone, sotto il quale due cherubini con rose e gigli, reggono la scritta BASILICA PONTIFICIA. Questo ingresso, nel novembre 2007, è stato arricchito da una porta in legno pregiato (alta più di 5 metri e larga 3,5), realizzata dalla ditta Genuflex, che dona maggiore luminosità all’interno della Basilica.

 

(Il testo dell’articolo è tratto dalla Guida illustrata al Santuario del Rosario, Edizioni Santuario di Pompei, 2008)

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Posted by:don Ivan Licinio

Classe 1983, sacerdote della Prelatura territoriale di Pompei dal 2011. Attualmente Vice Rettore del Pontificio Santuario della Beata Maria Vergine del Santo Rosario e Incaricato del Servizio per la Pastorale Giovanile. Autore di diverse pubblicazioni, il mio ultimo libro è "Se anche la fede è tra le Stranger Things" - Una serie TV per ogni stagione della gioventù, edito da Effatà editrice.

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