Qualche giorno fa leggevo una citazione presa da un saggio di Leonardo Sciascia (scrittore, saggista, politico negli anni 50-60) che diceva così:
“Oggi si lavora per una giusta ripartizione delle ricchezze, un certo liberalismo sessuale, un alleviamento delle sofferenze terrene; ma si sta perdendo di vista l’anima, la morte, l’aldilà. Insomma la trascendenza. Se non si predica più quest’attesa di eternità, la religione finisce a somigliare ad un club umanitario.”
Tranne per la questione della ripartizione delle ricchezze (che oggi non mi sembra per niente giusta…), su tutto il resto non gli si può assolutamente dare torto, da qualsiasi punto di vista venga letto.
Allora mi domando: possiamo cambiare? Se tutto questo era chiaro già 50 anni fa e ancora oggi resta condivisibile, cosa possiamo fare per andare controcorrente, senza per questo essere considerati dei fanatici?
Ci penserò in questa Quaresima.